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25 aprile 2025_80_ Anniversario della LIBERAZIONE Malnate

 

 

 


 

Care cittadine e cari cittadini. Autorità civili, militari e religiose, il nostro Corpo filarmonico

Oggi celebriamo il 25 aprile, anniversario della Liberazione, un giorno che appartiene a tutta la nostra comunità nazionale

Tale festività è stata istituita per decreto nel 1946 dal governo provvisorio guidato da Alcide De Gasperi per ricordare l'insurrezione di Milano, che aprì la strada alla fine dell'occupazione nazifascista della città, poi estesa a tutto il nord dell'ltalia.

La rilevanza storica di questa data implica che non possano esserci revisionismi di soria sul suo più autentico significato: non è come alcuni affermano la festa delle libertä ma soprattutto non si può escludere ANPI dalle celebrazioni (e mi riferisco ad alcuni sindaci).

Il 25 aprile rappresenta la fine della guerra, la sconfitta dei tedeschi, la distruzione della tirannia nazifascista,

Si celebra il fatto che grazie alla rivolta dei partigiani, l’Italia che quella guerra l'aveva cominciata dalla parte sbagliata, dalla parte vergognosa, giusta. almeno un pezzo d'ltalia è riuscita a combattere e anche a morire stando dalla parte giusta.

La Resistenza fu un fenomeno straordinario. non solo per il coraggio di chi imbracciò le armi contro il nazifascismo, ma anche per la forza morale di un popolo che riscopri la propria coscienza civile.

Essa rappresentò una ribellione non solo politica, ma anche etica e filosofica, contro un regime che aveva soffocato le libertà fondamentali e violato i diritti inalienabili dell’uomo.

I| Valore Storico della Resistenza

In quegli anni terribili, I'Italia divenne teatro di una straordinaria mobilitazione collettiva.

Scriveva lo storico Claudio Pavone: "La Resistenza fu una guerra civile, una guerra di liberazione e una guerra per l'instaurazione della democrazia.

" Essa non fu un atto isolato, ma un movimento ampio e plurale, che coinvolse donne e uomini di ogni ceto sociale, ideologia e provenienza.

Nelle montagne, nei borghi e nelle città, contadini, operai, intellettuali e studenti si unirono per opporsi all'occupazione nazista e alla dittatura fascista.

A loro si unirono i soldati che rifiutarono di combattere per il regime fantoccio della Repubblica di Salò, e gli Alleati, che contribuirono con il loro sacrificio alla nostra liberazione.

La Resistenza non fu soltanto una lotta armata. Fu anche una resistenza civile. portata avanti da chi nascondeva ebrei e perseguitati, stampava giornali clandestini e opponeva un quotidiano rifiuto all'oppressione.

Questo movimento di solidarietà e coraggio costituì il preludio della rinascita democratica del nostro Paese.

Voglio ricordare anche le donne italiane che hanno partecipato attivamente alla lotta partigiana come staffette, che hanno procurato sostentamento ai partigiani nelle loro azioni, che hanno portato avanti la propaganda antifascista, che hanno operato nel mantenimento delle comunicazioni. Ma anche quelle donne che senza i loro mariti e compagni, hanno cercato di sopravvivere e crescere i figli di quei soldati che poi hanno contribuito alla costruzione democratica del nostro paese.

La Filosofia della Libertà

|| 25 aprile non è soltanto una data storica, ma un momento in cui riflettere sul significato profondo della libertà. I| filosofo Benedetto Croce, in un discorso memorabile, affermò che "la libertà è come l'aria: ci si accorge dl quanto vale solo quando comincia a mancare".

La Resistenza ci ha insegnato che la libertà non è mai un dono scontato, ma una conquista che richiede vigilanza e impegno costanti.

Permettetemi di ricordare anche all'interno di questo ambito filosofico il Manifesto di Ventotene che aveva come titolo originale "Per un’Europa libera e unita. Progetto d'un manifesto. Questo documento venne scritto da Altiero Spinelli e Ernesto Rossi nel 1941  

durante il periodo di confino presso l'isola di Ventotene, per poi essere pubblicato da Eugenio Colorni.

Il manifesto. in uno dei periodi più bui della storia, immaginava un Europa unita politicamente, un'Europa che fosse in grado di riconoscere le sue radici culturali e democratiche comuni, contro la barbarie che la stava attraversando. Ebbene l'Europa in cui mi riconosco e proprio quella di Spinelli e Rossi, quella sognata e immaginata a Ventotene.

Le idee cambiano il mondo e illuminano il cammino di chi le sa leggerle e farle proprie.

La Costituzione della Repubblica Italiana nata dalla Resistenza, incarna questi principi.

Essa sancisce i valori di uguaglianza, solidarietà e dignità umana che sono il fondamento della nostra convivenza civile.

È nostro dovere custodire e trasmettere questi valori alle generazioni future, affinché non si ripetano ali errori del passato.

I| Significato Politico e Civile del 25 Aprile

Oggi più che mai, il 25 aprile ci chiama a una responsabilità condivisa. In un mondo in cui i conflitti, le discriminazioni e i populismi minacciano i diritti e le libertà fondamentali, dobbiamo ricordare che la democrazia è un bene prezioso e fragile.

Non possiamo dare per scontati i valori che abbiamo ereditato dalla lotta di chi ci ha preceduto.

Celebrare la Liberazione significa anche riconoscere il sacrificio di coloro che, a costo della propria vita, hanno scelto di opporsi all'oppressione per costruire un futuro migliore.

E nostro dovere renderli vivi nel ricordo, consapevoli che il loro sacrificio ci ha resi cittadini di una Repubblica libera e democratica.

Il presidente della repubblica Sergio Mattarella nel 2015 disse: "La liberazione è un punto di connessione della storia del nostro popolo. Pietà per i morti, rispetto dovuto a quanti hanno combattuto in coerenza con i propri convincimenti: sono sentimenti che, proprio perché nobili, non devono portare a confondere le cause, né a cristallizzare le divisioni di allora tra gli italiani.

Questo secondo me il monito che ci deve guidare nelle nostre azioni politiche.

Permettetemi anche di dire che trovo pretestuoso il richiamo alla sobrietà da parte del nostro governo, è talmente alto il valore istituzionale di questa data che qualsiasi tentativo di offuscarne il ricordo e la memoria è fuori luogo ora e sempre.

ll 25 aprile è la festa della libertà, libertà che tanto amava papa Francesco.

Libertà non rima con sobrietà, ma con la gioia di pronunciarla ad alta voce.

Come avrebbe fatto e come sempre ha fatto il Papa al quale tutti dobbiamo rivolgere un pensiero e un abbraccio sincero, per averla evocata in ogni parte della terra.

Conclusione

Permettetemi di concludere con le parole di Piero Calamandrei, uno dei padri della nostra Costituzione: "Se volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovungue è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì, o giovani, col pensiero, perché lì è nata la nostra Costituzione."

Con questo spirito, celebriamo il 25 aprile come giorno di memoria, di impegno e di speranza.

Viva la Resistenza, viva la Repubblica. viva l'ltalia.   --------------Nadia Cannito Sindaco di Malnate

 

25apr2025 loc

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